FESTIVAL DEL SAPER VIVERE, DOMENICA SI CHIUDE CON LA FORMAZIONE SANITARIA

Dopo un sabato ricco di appuntamenti in cui l’arte della scrittura di Beatrice Masini nella saga “Harry Potter”, la musica del cantautore Folco Orselli, la recitazione di Luca Violini e di Sirio Malfatti, le eccellenze della terra nel mercatino dei produttori di agricoltura sociale della Copagri e medicina si sono abilmente intrecciate offrendo al pubblico uno spazio di riflessione a più voci sul racconto come strumento terapeutico, il Festival del Saper Vivere chiude in grande stile con la giornata di domenica.

Il percorso di formazione per il personale sanitario iniziato nella giornata inaugurale di sabato, si conclude domani con una serie di conferenze e tavole rotonde che culmineranno in serata con il test di verifica di apprendimento ECM.

Si inizia alle 10 con il “Simposio: Mythos e Logos nel vissuto del lutto” condotto dallo psichiatra Massimo Mari e che vedrà, tra gli altri, la partecipazione del filosofo Umberto Curi, dello psichiatra di fama nazionale Concetto Gullotta e del direttore della Scuola Bleger di Rimini Leonardo Montecchi. Dal mattino e sino alle 17  numerosissimi gli psicologi, psichiatri e psicoterapeuti che saliranno sul palco dell’auditorium di Castello della Rancia per tracciare, accompagnati dalla filosofia, un vero e proprio percorso nell’elaborazione del lutto.

In contemporanea tante le situazioni proposte dal festival. Dal mercatino a cura di Copagri Macerata grazie al quale sarà possibile continuare ad acquistare prodotti a chilometro zero realizzati da aziende di agricoltura sociale ai laboratori di Cristina Voglino sulla “Pedagogia del coraggio” e di Stefano Sattwa Pagnanelli sullo yoga. Tante anche le conferenze e i momenti di scambio dialogico aperti al pubblico.  Si inizia alle 10 con una panoramica sul Centro d’Ascolto per le Cure Palliative, un progetto pilota per le Marche che,  sul modello toscano, stanno cercando di costruire un servizio di assistenza e informazione circa le cure palliative e la realtà degli hospice.

Alle 11 è la volta invece della presentazione del progetto “Il Volto del Tempo: un ponte tra generazioni”, percorso di educazione alla terza età che ha visto coinvolti i ragazzi della scuola media di Esanatoglia e gli anziani della casa di riposo con l’obiettivo ultimo di stabilire un dialogo intergenerazionale. Ad intervenire gli amministratori del Comune di Esanatoglia, Daniele Antonozzi, responsabile CSV Macerata, ente finanziatore del progetto, lo psichiatra Giovanni Bonelli e l’oncologo Maurizio Bonsignori.

Il pranzo, curato dai ragazzi dell’Istituto Alberghiero di Cingoli si tradurrà ne “La tavola racconta”, un modo per attraversare la narrazione a partire dai prodotti della nostra tavola.

La serata si chiude con due appuntamenti da non perdere. Alle 17.30 infatti la teologa Marinella Perroni, il pastore Valdese Sergio Manna, la filosofa Luisa Sesino e il bioeticista Sandro Spinsanti si interrogano a partire dal tema “La religione ha (ancora) qualcosa da raccontare sulla buona morte?”.

A seguire spazio alle parole e ai sentimenti con il collage di racconti recitati dall’attrice Lucia Bendia. Dentro e fuori dal racconto della vita come della scena, un percorso unico studiato appositamente per “Vivere per raccontare”.

A fare da retro di copertina al festival il video di chiusura prodotto dall’Hospice di San Severino e presentato per l’occasione dal suo responsabile, il Dott. Sergio Giorgetti. Il video presentato in questi giorni in occasione del congresso nazionale della Società Italiana di Cure Palliative di Arezzo, racconta l’esperienza dell’Hospice a partire da una intervista che operatori, volontari e medici fanno a una ospite della struttura di San Severino Marche.

Contenuto inserito il 12/10/2014
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