Centro diurno Alzheimer

La Giunta municipale guidata dal Sindaco Giuseppe Pezzanesi propone un proprio atto di indirizzo all’esame delle competenti Commissioni consiliari “Affari generali”, “Servizi sociali”, e “Bilancio” in seduta congiunta, in via sperimentale, l’attivazione del Centro diurno Alzheimer per l’accoglienza di dieci utenti affetti da tale patologia certificata che verrà ampliato fino ad accogliere venticinque utenti, dieci dei quali da inserire nella sperimentazione del Centro diurno Alzheimer. Infatti è stato ritenuto improrogabile, nell’ambito dei Servizi alla Persona, dover dare un segnale tangibile e concreto alle molteplici richieste di sostegno pervenute dalle famiglie che hanno in cura una persona anziana con patologie di demenza/Alzheimer, istituendo allo scopo un Servizio di accoglienza semi residenziale, in tal senso il Comune di Tolentino intende, in via sperimentale, completare la filiera dei servizi destinati agli anziani già esistenti con l’attivazione di un Centro diurno Alzheimer per l’accoglienza si un numero massimo di dieci utenti affetti da tale patologia certificata e in assenza di una specifica normativa regionale al riguardo, potrà essere richiesta alla Regione Marche l’autorizzazione all’ampliamento fino a venticinque utenti dell’esistente centro diurno per anziani già autorizzato per quindici utenti. Per l’accesso a questo importante Servizio l’Amministrazione comunale intende avvalersi del Regolamento del Centro diurno Anziani dell’Ambito territoriale XVI, già recepito dal Consiglio comunale e in previsione dell’aumento delle richieste di accoglienza per il servizio, si è deciso di inoltrare una richiesta all’A.S.U.R. Regionale per il convenzionamento per l’accoglienza in regime semi residenziale, di venti utenti affetti da patologie demenza /Alzheimer.

Il Centro diurno Alzheimer ha la sua naturale ubicazione presso i locali della Struttura residenziale per anziani “V:Porcelli” ove peraltro sono già esistenti alcuni servizi (infermieristico, ristorazione, vigilanza, trasporto) che saranno integrati con l’inserimento di altre figure professionali come l’Educatore e l’Operatore socio sanitario.

 

La famiglia che ha in cura un anziano ad una sopravvenuta patologia di Alzheimer – sottolineano gli esperti – si trova disorientata ed inizia il suo lungo e gravoso percorso di assistenza al malato inconsapevole di ciò che lo aspetta e senza sapere come pianificare il proprio futuro e quello del familiare malato. Se nella prima fase della malattia il medico di famiglia e le varie Unità sanitarie valutative possono rappresentare validi punti di riferimento per la diagnostica e la scelta delle terapie, con il procedere inesorabile delle patologie e con il conseguente crescere dei bisogni del malato, la famiglia non trova più aiuti concreti. Ecco allora che il Centro diurno per anziani è una struttura a regime semi residenziale, con elevato livello di integrazione socio sanitaria, destinata ad accogliere anziani, parzialmente autosufficienti, non autosufficienti, con esiti di patologie fisiche, psichiche, sensoriali o miste”. Pertanto, l’Amministrazione comunale, intendendo dare un segnale concreto, visto anche il crescente aumento delle domande di accoglienza, ha richiesto l’ampliamento dell’attuale Centro diurno fino a 25 utenti (numero massimo consentito dal Regolamento regionale ) dedicando, in via sperimentale, un modulo per dieci utenti con patologia Alzheimer certificata dall’Unità Valutativa Alzheimer dell’Area Vasta 3.

Per raggiungere gli obiettivi che si prefigge, il nuovo servizio dovrebbe essere flessibile e fruibile dall’utenza per sei giorni la settimana, per qualche giorno la settimana, o per qualche ora al giorno :quindi un riferimento certo sul quale le famiglie possono contare in qualsiasi momento. Il Centro diurno potrebbe promuovere ed attuare progetti che prevedono terapie innovative e specifiche per la patologia in questione: progetto di musico terapia, progetto recupero facoltà cognitive e fisiche, ginnastica dolce, orto terapia – aroma terapia. Il Centro diurno potrebbe essere il luogo ove sperimentare anche il progetto “Caffe’ Alzheimer” creando un luogo di informazione e socializzazione per familiari e malati programmando incontri con esperti dove i familiari potrebbero avere l’opportunità di esprimere le proprie necessità di sostegno, di conoscenza e approfondimento degli aspetti psicologici ed assistenziali inerenti la malattia dell’Alzheimer con ampio spazio di dibattito creando anche una rete di solidarietà tra le famiglie dei malati.

Contenuto inserito il 19/03/2014

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Autore Ufficio Stampa

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